Pensiamo al mondo degli ultimi anni: pensiamo alla cortina di paura calare sulla libertà di ciascuno, cortina che diventa reale.
Pensiamo a un’immagine concreta: un muro che ostruisce la vista al di là di esso.
Pensiamo all’incomunicabilità e all’acuirsi di diversità già aspre in passato, e al buio che tutto questo comporta, per le vite di tutti.
Ecco dunque l’esigenza non più di evadere, di evitare il confronto con la realtà, ma di aprire un qualche tipo di varco in questa recinzione senza ragione, della ragione.